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Harmonia Macrocosmica

Andreas Cellarius

Harmonia Macrocosmica

Amsterdam, 1661

L’atlante celeste Harmonia Macrocosmica seu atlas universalis et novus, totius universi creati cosmographiam generalem et novam exhibens del cartografo Andreas Cellarius è la più spettacolare opera astronomica del XVII secolo. Intriso di sapere astronomico, matematico, storico, filosofico e mitologico, Il volume presenta una serie di straordinarie mappe che illustrano, con dovizia di particolari, il sistema solare e le costellazioni note all’epoca accanto a descrizioni matematiche e sapienti illustrazioni di tutti i corpi astronomici  indagati. Voluta dallo stampatore fiammingo Johannes Janssonius a completamento dell’Atlas Novus absolutissimus progettato dal cartografo Gerhard Mercator, l’editio princeps dell’Harmonia (1660) si aggiunge alla consolidata tradizione che l’allora Repubblica delle Province Unite poteva vantare nel campo della produzione di globi e mappe dettagliate.

Delle sue 29 tavole complessive, le prime 21 illustrano i sistemi astronomici che fanno capo rispettivamente alle teorie di Tolomeo (100-178 d.C.), Copernico (1473-1543) e Tycho Brahe (1546-1601). Ma sono soprattutto le bellissime ultime 8 tavole del volume, dedicate agli emisferi celesti e alle costellazioni, ad assicurare all’opera – che  nel 1661 e nel 1666 avrà due ulteriori edizioni – la fama di cui ancora oggi gode.

L’AUTORE

Andreas Cellarius (1596 circa – 1655) astronomo, matematico e cartografo tedesco, nasce a Neuhausen, vicino a Worms, viene educato ad Heidelberg ma trascorre la maggior parte della vita nei Paesi Bassi insegnando latino. Oltre all’atlante celeste Harmonia Macrocosmica, la sua opera più conosciuta, nel 1645 pubblica Architectura Militaris, un lavoro sulla costruzione di fortezze, e nel 1652 il testo geografico Regni Poloniae.

Dal 2008 l’asteroide 12618 è associato al suo nome.