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Il gioco della scienza secondo Edoardo Boncinelli e Antonio Ereditato – Online il video della presentazione

Con l’avvio del secondo semestre accademico, è ripartita la stagione culturale del Collegio Ghislieri. I primi ospiti sono stati d’eccezione: il celebre genetista Edoardo Boncinelli e il fisico Antonio Ereditato presenteranno giovedì 18 febbraio alle ore 18 il loro nuovo volume  pubblicato da Il Saggiatore: L’infinito gioco della scienza. Come il pensiero scientifico può cambiare il mondo.

A causa del perdurare dell’emergenza sanitaria, la presentazione è tenuta in via telematica nella nostra aula virtuale, la cui capienza è stata ampliata a 500 posti in ragione del notevole successo degli eventi dello scorso semestre. Il video integrale dell’evento è disponibile sul canale Youtube del Collegio Ghislieri.

Celebre tanto per la propria indagine sullo sviluppo embrionale degli animali superiori quanto per l’efficace prosa divulgativa di cui ha dato numerosi esempi in saggi al confine fra scienza e filosofia, Edoardo Boncinelli è Professore di Biologia e Genetica presso l’Università “Vita-Salute” San Raffaele di Milano. Collabora al Corriere della Sera ed è stato Direttore della Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati (SISSA) di Trieste, da quasi mezzo secolo fra i principali centri europei di eccellenza nella ricerca scientifica. Antonio Ereditato è invece Professore emerito all’Università di Berna, dove dirige il Laboratorio per la Fisica delle alte energie. Per Il Saggiatore, Ereditato ha già pubblicato Le particelle elementari e Guida turistica per esploratori dello spazio; e insieme a Boncinelli, nel 2018, Il cosmo della mente. Breve storia di come l’uomo ha creato l’Universo.

Ne L’infinito gioco della scienza, Boncinelli ed Ereditato individuano il più rilevante potere del pensiero scientifico: la possibilità di cambiare il mondo in cui viviamo e il modo di pensarlo, plasmando la realtà e partecipando alla sua costante e sempre nuova creazione.

“In passato la filosofia procedeva assumendo la supremazia assoluta del momento speculativo ‘razionale’ perché non aveva alternative”, hanno recentemente scritto i due autori su Repubblica. “Invece, da quando ci siamo persuasi che occorrono le prove sperimentali per validare un’ipotesi teorica e abbiamo realizzato gli opportuni strumenti, sia materiali, sia metodologici, il panorama è cambiato. Si è intravisto il sottile legame che c’è tra l’esperimento (l’azione dell’uomo) e la modifica del mondo. Basti pensare all’enorme cambiamento che gli uomini hanno apportato al clima e all’ambiente del nostro pianeta”.

Sia Boncinelli sia Ereditato – rispettivamente tramite la biologia e la fisica – fanno ricerca su temi che lambiscono le neuroscienze e suscitano questioni teoriche di grande rilevanza, a maggior ragione in questa contingenza che esige comprensione della scienza e fiducia nei suoi confronti anche da parte delle masse. Su La Stampa, Piero Biancucci ha avanzato l’idea che per questo L’infinito gioco della scienza “è un libro essenzialmente filosofico, con il vantaggio sui filosofi puri che a scrivere sono due scienziati che il metodo scientifico lo vivono dall’interno e non in modo cristallizzato ma nella sua intrinseca flessibilità all’evolversi della conosccenza”.

Non solo: il loro saggio è un elogio della bellezza scientifica e della gioia di indagare e comprendere i misteri della natura, e anche una difesa dello stato di salute salute della scienza, mai così forte e affidabile nonostante le tante avversità che oggi sembrano minacciarla, dalle fake news a un rozzo scetticismo. Un orizzonte in cui si colloca appieno l’attività del Collegio Ghislieri, dal festival divulgativo Indiscienza alla mostra su tre secoli di studi scientifici in Collegio. In dicembre, un video prodotto dagli studenti dell’associazione Ghislieri Scienza ha vinto il Premio “Giancarlo Dosi” per il miglior video di divulgazione scientifica del 2020.

A presentare L’infinito gioco della scienza è stato Carlo Alberto Redi, Professore di Zoologia all’Università di Pavia e Accademico dei Lincei, anch’egli firma del Corriere della Sera e Alunno del Collegio.