Statistiche web
Il professor Virginio Cantoni nel pool di esperti sull’intelligenza artificiale

C’è anche il professor Virginio Cantoni, Alunno Ghisleriano, nel comitato di 13 esperti per guidare la strategia nazionale sull’intelligenza artificiale. A nominarli Alessio Butti, sottosegretario della presidenza del Consiglio dei ministri con delega all’innovazione. Nei giorni scorsi la firma del decreto che istituisce il team di personalità provenienti dal mondo accademico e non solo, che nelle intenzioni di Palazzo Chigi forniranno consulenza al dipartimento per la trasformazione digitale nella scrittura di un piano sull’AI. Il decreto prevede che il comitato ha tempo fino al 31 gennaio 2024 per stilare una serie di indirizzi nel campo dell’intelligenza artificiale.

Gianluigi Greco, direttore del dipartimento di matematica e informatica presso Università degli Studi della Calabria, è il coordinatore del programma. Poi siedono attorno al tavolo l’astrofisica Viviana Acquaviva; padre Paolo Benanti, docente presso la Pontificia università gregoriana; il prorettore dell’università di Torino, Guido Boella; Virginio Cantoni, docente emerito dell’università di Pavia; la presidente del Consiglio nazionale delle ricerche, Maria Chiara Carrozza; Rita Cucchiara, docente dell’università di Modena e Reggio Emilia; Agostino La Bella, docente dell’università di Tor Vergata; Silvestro Micera, docente all’Ecole polytechnique fédérale de Lausanne; Giuliano Noci, prorettore del Politecnico di Milano; Edoardo Carlo Raffiotta, avvocato costituzionalista; Ranieri Razzante, docente di tecniche e regole della cybersecurity presso Università Suor Orsola Benincasa. Entra nel team anche Marco Camisani-Calzolari, giornalista esperto di digitale già consulente dal punto di vista della comunicazione del team di Butti.

«Già nella mia tesi, nel 1972, si parlava di intelligenza artificiale ed elaborazione di immagini – ricorda il professor Cantoni – e più di trent’anni fa tenevamo i primi corsi assieme al professor Stefanelli. L’attività per cui sono conosciuto un po’ in tutto il mondo è stata la direzione di un progetto di interesse nazionale dell’Enea, negli anni ’80, per la realizzazione di una macchina piramidale che avrebbe dovuto lavorare nelle centrali nucleare: lì ci sono zone in cui uomo non può andare, è tutta visione robotica e manipolazione a distanza. Ma con Chernobyl e il referendum con cui gli italiani dissero no al nucleare il progetto venne annullato. Ma poi negli Stati Uniti mi chiesero di farne uno analogo e fare progetto simile. In aula Volta organizzai la prima conferenza internazionale sull’elaborazione delle immagini».