È il primo – e finora unico – studente di un’università italiana a diventare campus ambassador di Planetary Health Alliance, un consorzio di oltre duecentocinquanta fra istituti di ricerca e organizzazioni non governative nato nel 2016 su iniziativa dell’università di Harvard. Luca Martinalli, studente valtellinese del Collegio Ghislieri iscritto al quarto anno di medicina, è stato selezionato per il progetto che gli organizzatori definiscono “finalizzato alla creazione di opportunità di leadership per studenti che vogliono impegnarsi nel sensibilizzare la propria comunità universitaria riguardo alla salute del pianeta”. E il Ghislieri contribuirà all’iniziativa, con l’organizzazione di conferenze ed eventi inerenti a questa tematica di grande attualità.
“In qualità di campus ambassador avrò il difficile ma entusiasmante compito di diffondere le idee sulla salute del pianeta nel mio ateneo”, spiega Martinalli a Ghislieri.it, “motivo per cui sto pianificando conferenze e attività culturali che investighino le relazioni tra salute umana e problemi ambientali. Dato il loro carattere universale, sto pensando di collaborare all’organizzazione di eventi con l’ampia rete di organizzazioni ed esperti afferenti alla Planetary Health Alliance. Parallelamente, ho in programma la formazione di un gruppo di studenti, in Ghislieri, che contribuisca all’avanzamento di questa disciplina nascente. Il carattere multidisciplinare della comunità collegiale, con oltre centottanta studenti che si dedicano a disparati ambiti di studio, rappresenta l’ambiente ideale per la promozione di queste idee”.
I campus ambassador per il 2022 sono cinquantaquattro, sparsi su diciannove nazioni di tutto il mondo: oltre che da università come Harvard, Berkeley, Cornell, provengono dalla Nigeria, dal Brasile, dal Pakistan, dalle Filippine.
“Sono venuto a conoscenza della Planetary Health Alliance in quanto da sempre interessato allo studio dell’impatto dei problemi ambientali sulla salute umana”, racconta, “con particolare riferimento ai cambiamenti climatici e all’urbanizzazione incontrollata. Credo che per affrontare i complessi problemi ambientali della società c’è bisogno di una prospettiva multidisciplinare e transdisciplinare, in cui vengano coinvolte figure con background diversi. La planetary health mi è parsa subito una prospettiva di grande interesse, con il suo approccio solution-oriented. Come studente di medicina – e come cittadino del XXI secolo – ritengo di avere la responsabilità sociale di dare un contributo attivo all’aumento della consapevolezza verso l’impatto sulla salute dei problemi ambientali”.
Fortemente interessato alla ricerca scientifica, Luca Martinalli sta frequentando un laboratorio di ricerca come volontario a Pavia, affiancando ai propri studi anche l’interesse per il ruolo della salute pubblica nella progettazione urbana. In qualità di campus ambassador, dal 2 al 4 novembre di quest’anno prenderà parte al meeting annuale della Planetary Health Alliance, in programma a Boston, al Longwood Campus della Harvard University.